In che modo viene valutato il rischio sul lavoro: premesse e criteri

In che modo viene valutato il rischio sul lavoro: premesse e criteri

La salute e la sicurezza dei lavoratori sono una delle responsabilità più importanti per ogni azienda. Valutare i rischi degli ambienti di lavoro significa garantire che ogni lavoratore possa svolgere le proprie mansioni in un ambiente sicuro e protetto. Ma come deve avvenire questa valutazione? Quali criteri devono essere presi in considerazione? Andiamo a scoprire insieme tutto quello che c’è da sapere sulla valutazione dei rischi sul lavoro!

 

Che cos’è la valutazione dei rischi?

La valutazione dei rischi è un processo che consente di identificare e analizzare tutti i potenziali rischi presenti all’interno di un ambiente di lavoro, al fine di definire le misure di sicurezza necessarie per la loro riduzione ed eliminazione. In particolare, la valutazione deve considerare due aspetti fondamentali:

  • La probabilità che da un fattore di rischio possa derivare un danno.
  • L’entità del danno che può derivare da un fattore di rischio;

Questi due fattori devono essere poi combinati in una matrice del rischio, uno strumento visivo che permette di classificare i rischi in base alla loro gravità e probabilità. Grazie a essa, vengono stabilite le priorità di intervento, ovvero quali rischi richiedono un’azione immediata e quali possono essere gestiti con meno urgenza.

In altre parole, più grave è il possibile danno e più è probabile che si verifichi, maggiore sarà il livello di rischio, e quindi la necessità di attuare misure di prevenzione più rapide ed efficaci.

 

Qual è l’obiettivo della valutazione?

L’obiettivo primario della valutazione dei rischi è la prevenzione degli infortuni sul lavoro. Grazie a essa, il datore di lavoro può identificare il livello di rischio presente negli ambienti aziendali, pianificando e implementando misure preventive e protettive per garantire la sicurezza dei lavoratori. La valutazione dei rischi consente quindi al datore di lavoro di agire in anticipo, evitando che potenziali rischi si traducano in incidenti o malattie professionali.

 

Principali rischi da valutare

Durante la valutazione, possono essere individuate tre tipologie diverse di rischio:

  • Rischi per la sicurezza
    Sono rischi di natura infortunistica, che derivano dall’utilizzo di macchinari non sicuri, dispositivi di protezione collettiva o individuale inadeguati, o ambienti di lavoro non sufficientemente protetti.
  • Rischi per la salute
    Sono legati all’esposizione a sostanze chimiche, agenti biologici o altri fattori che potrebbero causare danni all’organismo dei lavoratori, alterando il loro equilibrio biologico ed esponendoli a malattie professionali o patologie croniche.
  • Rischi organizzativi
    Sono collegati alle dinamiche aziendali o ai rapporti esistenti tra i lavoratori. Comprendono fattori psicosociali come stress, burnout, mobbing o conflitti interpersonali, che impattano la salute psico-fisica dei lavoratori.

 

Quando e per chi è obbligatoria la valutazione dei rischi?

La valutazione dei rischi è obbligatoria per tutte le aziende con almeno un dipendente o collaboratore, inclusi tirocinanti e stagisti. Non esistono eccezioni per piccole imprese o attività di modeste dimensioni: ogni datore di lavoro è tenuto a garantire la sicurezza dei propri lavoratori valutando i rischi presenti in azienda.

Inoltre, il D.Lgs. 81/2008 prevede che la valutazione dei rischi venga aggiornata periodicamente, soprattutto in occasione di eventi specifici come l’introduzione di nuovi macchinari, cambiamenti nei processi produttivi o infortuni.

 

Chi deve effettuare la valutazione dei rischi?

La responsabilità della valutazione dei rischi è interamente a carico del datore di lavoro, che non può delegare questo compito ad altri. Tuttavia, deve avvalersi della collaborazione di figure specializzate come:

  • Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP), che lo assiste nell’individuazione dei fattori di rischio e nella gestione delle misure di sicurezza.
  • Medico Competente, che valuta lo stato di salute dei lavoratori e verificare la loro idoneità alle mansioni.
  • Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS), che deve essere consultato sulla stesura del Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) e rappresentare i lavoratori nelle questioni relative alla sicurezza.

 

I criteri di valutazione del rischio

La valutazione dei rischi deve avvenire tenendo conto di diversi criteri, come le peculiarità dell’ambiente di lavoro e dei processi produttivi. In linea generale, tali criteri possono essere sintetizzati come segue:

  • Identificazione delle fonti di pericolo;
  • Individuazione dei lavoratori potenzialmente esposti;
  • Stima dell’intensità dell’esposizione;
  • Valutazione dei possibili danni derivanti dall’esposizione;
  • Analisi della probabilità che tali danni si verifichino;
  • Ricerca di soluzioni compatibili con la struttura aziendale per eliminare o ridurre i rischi.

Tutto questo culmina, infine, nella redazione del Documento di Valutazione dei Rischi (DVR). Il processo di valutazione dei rischi, tuttavia, non termina qui. Per garantire sempre un ambiente di lavoro sicuro per tutti, è fondamentale effettuare un monitoraggio continuo e aggiornare periodicamente la valutazione, specialmente in caso di incidenti che rivelano pericoli precedentemente non considerati o di modifiche nei processi produttivi.

 

Conclusione

Valutare i rischi presenti in azienda è un processo complesso, che richiede attenzione, competenze ed esperienza. Proprio per questo, Proteko offre un servizio di consulenza completo per la valutazione dei rischi, affiancando le aziende nella redazione del Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) e nell’implementazione delle misure di sicurezza necessarie. Il nostro team di esperti può aiutarti a creare ambienti di lavoro sicuri per tutti i lavoratori, nel pieno rispetto delle normative vigenti. Contattaci ora per scoprire come possiamo aiutarti!

 

 

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