Il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza: ruolo e mansioni

Il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza: ruolo e mansioni

Il RLS è una figura fondamentale per la sicurezza sul lavoro: la persona che ricopre questo ruolo, infatti, è colei che deve controllare e stimolare il rispetto delle regole in materia di rischio e prevenzione, oltre che relazionarsi con il datore di lavoro qualora sorgano problematiche o incidenti durante la quotidiana attività lavorativa.

Nel corso del tempo, tuttavia, il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza è diventato una vera e propria figura di riferimento e di supporto per i dipendenti: grazie al RLS, infatti, ogni lavoratore può contare su una persona in grado di dar voce alle proprie esigenze circa la salute e la sicurezza sul lavoro.

Continua a leggere per scoprire nello specifico chi è il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza e quali sono i suoi compiti!

Chi è il Rappresentante dei Lavoratori (RLS) per la Sicurezza?

Secondo la definizione dell’articolo 2 del D. Lgs. 81/08, il Rappresentante del Lavoratori per la Sicurezza è la “persona eletta o designata a rappresentare i lavoratori per quanto concerne gli aspetti della salute e della sicurezza durante il lavoro”. Si tratta quindi di una figura prevista dalla legislazione italiana che, oltre a rappresentare i lavoratori nell’ambito della sicurezza dei lavoratori, ha il compito di controllare l’applicazione delle norme di sicurezza, segnalando eventuali situazioni di rischio, e di predisporre le misure idonee a garantire la sicurezza e la salute di tutti i lavoratori, in collaborazione con il datore di lavoro.

La nomina del Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza, tuttavia, non rappresenta un obbligo a carico del datore di lavoro, ma un diritto e un dovere dei lavoratori. Qualora questi ultimi non procedano all’elezione del RLS, pertanto, il datore di lavoro non incorrerà in alcuna sanzione. Rappresenta un obbligo per il datore di lavoro, invece, informare i propri dipendenti riguardo la nomina del RLS e comunicare a quest’ultimo quanto previsto dalla normativa.

A seconda delle dimensioni dell’azienda può essere nominato anche più di un rappresentante per la sicurezza:

  1. Fino a 200 dipendenti: almeno un Rappresentante dei Lavoratori;
  2. Da 201 a 1000 dipendenti: almeno 3 Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza;
  3. Oltre 1000 dipendenti: almeno 6 Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza.

Quali sono i compiti del RLS nelle aziende?

Come già accennato, il RLS ha il compito di rappresentare i lavoratori nell’ambito della sicurezza sul lavoro, monitorando l’applicazione e il rispetto delle normative a riguardo. A questo scopo, secondo la normativa, il Rappresentante dei Lavoratori ha la facoltà di:

  1. Accedere ai locali aziendali in cui sono in corso dei lavori per effettuare sopralluoghi, al fine di verificare il rispetto delle condizioni di lavoro previste dalle normative in materia di salute e sicurezza;
  2. Venire consultato in modo preventivo e tempestivo dal datore di lavoro per la prevenzione dei rischi, la programmazione e la realizzazione della prevenzione aziendale;
  3. Venire consultato in merito alla nomina del responsabile e degli addetti al servizio di prevenzione, alla gestione delle emergenze e al pronto soccorso;
  4. Venire consultato riguardo alla formazione degli incaricati dei lavoratori in materia di salute sul lavoro;
  5. Ricevere informazioni dai servizi di vigilanza sulle unità produttive;
  6. Promuovere l’elaborazione, l’individuazione e l’attuazione di misure di prevenzione atte a tutelare la salute e l’integrità fisica dei lavoratori;
  7. Comunicare al datore di lavoro i rischi individuati durante la sua attività;
  8. Partecipare alla riunione periodica sulla sicurezza e sulla prevenzione;
  9. Ricorrere alle autorità competenti qualora le misure preventive previste dal datore di lavoro non siano sufficienti a tutelare la salute e l’integrità fisica dei lavoratori.

Il RLS deve seguire dei corsi di formazione?

Al fine di adempiere ai propri compiti in modo idoneo, il RLS necessita di conoscenze e competenze di livello superiore rispetto a quelle già in suo possesso come lavoratore. Il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza, infatti, ha diritto a una formazione specifica in materia di salute e sicurezza sul lavoro, che gli permetta di raggiungere adeguate conoscenze e competenze circa i rischi lavorativi esistenti all’interno dell’ambiente in cui opera, oltre che alle tecniche di controllo e prevenzione dei rischi stessi.

Ricordiamo che, una volta designato, è obbligo del datore di lavoro farsi carico delle spese necessarie per garantire al RLS la formazione necessaria a svolgere la propria attività. La durata minima dei corsi di formazione per RLS è di 32 ore, di cui 12 devono riguardare i rischi specifici presenti all’interno dell’azienda in cui opera.

Il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza, inoltre, è tenuto a frequentare annualmente dei corsi di aggiornamento: nello specifico, 4 ore per aziende tra 15 e 50 dipendenti e 8 ore per aziende con più di 50 dipendenti.

Conclusione

La nomina e la formazione del Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza sono fondamentali per garantire la sicurezza degli ambienti lavorativi e, di conseguenza, la salute e l’integrità fisica di ogni dipendente.

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