Patente a punti in cantiere: cosa dice il nuovo decreto legge

Patente a punti in cantiere: cosa dice il nuovo decreto legge

Il 2 marzo 2024, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto PNRR 4 (DL 19/2024), che ha introdotto numerose nuove norme in materia di sicurezza sul lavoro.

Una di queste ha introdotto il sistema della patente a punti all’interno dei cantieri, con l’obiettivo di rafforzare la sicurezza sul lavoro nel settore dell’edilizia, tristemente noto per il suo alto tasso di infortuni e incidenti mortali. 

 

A chi è rivolto il nuovo decreto legge?

A partire dal 1° ottobre 2024, imprese e lavoratori autonomi che operano all’interno di cantieri temporanei o mobili dovranno essere in possesso di una patente a punti

Per “cantieri temporanei o mobili” ci si riferisce a tutti quelli in cui vengono realizzati lavori di:

  • Costruzione, manutenzione, riparazione, demolizione, conservazione, risanamento, ristrutturazione o equipaggiamento;
  • Trasformazione, rinnovamento o smantellamento di opere fisse, permanenti o temporanee, in muratura, in cemento armato, in metallo, in legno o in altri materiali, comprese le parti strutturali delle linee elettriche e le parti strutturali degli impianti elettrici;
  • Opere stradali, ferroviarie, idrauliche, marittime, idroelettriche e, solo per la parte che comporta lavori edili o di ingegneria civile, le opere di bonifica, di sistemazione forestale e di sterro;
  • Scavi, montaggio e smontaggio di elementi prefabbricati utilizzati per la realizzazione di lavori edili o di ingegneria civile.

Le imprese in possesso dell’attestato di qualificazione SOA, invece, non saranno soggette all’obbligo di acquisizione della patente a punti.

 

Come richiedere la patente a punti?

La patente a punti deve essere richiesta alla sede competente dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro dall’impresa o dal lavoratore autonomo. La licenza verrà emessa dall’ente previa verifica di alcuni requisiti, tra cui:

  • Iscrizione alla camera di commercio industria e artigianato
  • Adempimento di tutti gli obblighi formativi
  • Possesso del documento unico di regolarità contributiva in corso di validità (DURC)
  • Possesso del Documento di Valutazione dei Rischi (DVR)
  • Possesso del Documento Unico di Regolarità Fiscale (DURF)

Una volta accertati tutti i requisiti, l’Ispettorato rilascerà la patente a punti in formato digitale.

 

Come funzionerà la patente a punti?

La patente sarà inizialmente dotata di 30 crediti e subirà decurtazioni che vanno dai 5 ai 20 crediti a seconda della gravità della violazione. Nello specifico verranno sottratti:

  • 5 crediti per l’impiego di lavoratori irregolari;
  • 7 crediti per violazioni che espongono i lavoratori a rischi (ad esempio il rischio di esplosione);
  • 10 crediti per violazioni che portano alla sospensione dell’attività imprenditoriale (ad esempio la mancata elaborazione del Documento di Valutazione dei Rischi);
  • 10 crediti per un infortunio che causa l’inabilità temporanea del lavoratore;
  • 15 crediti per un infortunio che causa l’inabilità permanente del lavoratore;
  • 20 crediti per la morte di un lavoratore causata dalla responsabilità del datore di lavoro.

In caso di infortuni gravi, che causano morte o inabilità, l’Ispettorato Nazionale del Lavoro può anche decidere di sospendere la patente a punti per un periodo massimo di 12 mesi. 

La patente a punti, inoltre, permetterà a imprese e lavoratori autonomi di operare all’interno dei cantieri con una dotazione pari o superiore a 15 crediti, con sanzioni amministrative da 6mila a 12mila euro per chi trasgredisce. 

In caso di perdita totale dei punti, l’azienda rischia la chiusura immediata del cantiere e l’esclusione da future gare d’appalto e da finanziamenti pubblici per un periodo di 24 mesi.

Tuttavia, è possibile recuperare i crediti perduti attraverso la partecipazione a specifici corsi di formazione, progettati appositamente per fornire una conoscenza approfondita e aggiornata sulle norme di sicurezza sul lavoro. Nello specifico, ogni corso permette di recuperare 5 crediti. L’acquisizione di crediti tramite la formazione, a ogni modo, non può superare il numero complessivo di 15 punti.

 

Conclusione

Il nuovo sistema della patente a punti mira a incentivare imprese e lavoratori autonomi a un maggior rispetto delle disposizioni legislative in materia di sicurezza, così da garantire un ambiente di lavoro più sicuro.

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